Emilio Brentani – Lumezzane, una volta fiorente centro con una popolazione numerosa e un’economia in crescita, sta vivendo un declino demografico che sembra non arrestarsi. Un trend doloroso, ma ormai familiare, che la città sta imparando a conoscere. Coloro che hanno vissuto i fasti del passato ricordano la grandezza della popolazione e la prosperità economica del territorio. Mentre la fioritura economica continua, la popolazione, purtroppo, è in costante calo.
Il 2023 rimane impresso con un segno negativo, anche se non raggiunge livelli critici come alcune stagioni precedenti. Secondo le statistiche, i residenti si aggirano intorno ai 21.600. Un numero che, se confrontato con l’epoca d’oro, evidenzia un cambiamento sostanziale nella composizione della comunità.
Curiosamente, i nuclei familiari sono in continuo aumento. Questo fenomeno è attribuibile al fatto che, rispetto al passato, il numero di componenti di ogni famiglia si è sempre più ristretto, e molti residenti vivono da soli, influenzando in maniera significativa le statistiche. Alla fine dello scorso anno i nuclei familiari erano 9.467.
Il 2022 rappresentava un’eccezione positiva in questo panorama di calo demografico, interrompendo tre lustri di costante diminuzione. Il picco demografico, raggiunto nel 2004, è stato seguito da una costante negativa, con un’unica interruzione positiva nel già citato 2022. La causa principale di questo fatto è attribuibile al basso tasso di natalità che caratterizza molte società occidentali. Una sfida che inevitabilmente dovranno affrontare tutte le comunità occidentali nei prossimi decenni, ma che è particolarmente evidente nelle città con una popolazione più elevata. In aggiunta a questo fattore, non possiamo trascurare l’impatto delle crisi finanziarie, come quella del 2008 e le sfide economiche degli ultimi anni. Questi eventi hanno minato parte del potere economico della Valgobbia, costringendo alcune famiglie a prendere la difficile decisione di trasferirsi altrove in cerca di opportunità migliori.
Il futuro si presenta dunque come una sfida, che richiede un approccio oculato e strategie mirate. La comunità è chiamata a riflettere su come preservare il proprio patrimonio e a trovare soluzioni innovative per stimolare la crescita economica e affrontare il declino demografico. Ma dopotutto le sfide sono fatte per essere affrontate e il territorio valgobbino è famoso per la capacità di trovare soluzioni, anche ai problemi più difficili.