Osservare il cielo tra le stelle e le parole: il progetto “idiomi celesti” a Lumezzane

Osservare il cielo tra le stelle e le parole: il progetto “idiomi celesti” a Lumezzane

Gemma Donati – Nelle notti lumezzanesi uno sguardo al cielo rivela un mondo infinito di stelle, un universo incantato che da secoli affascina l’umanità. Ma cosa succede quando questo straordinario spettacolo viene raccontato con le parole delle comunità locali, immerse nelle antiche tradizioni linguistiche della regione alpina?

Il progetto “Idiomi Celesti” si pone proprio questo obiettivo: coniugare l’astronomia con la ricchezza linguistica e culturale delle zone alpine, coinvolgendo in particolare la comunità ladina e quella di Lumezzane. L’idea, nata dall’ingegno dell’Osservatorio Serafino Zani, è un tributo alla bellezza del cielo notturno e alla varietà dei suoi idiomi locali.

A collaborare con gli esperti del centro valgobbino in questo viaggio attraverso le stelle ci sono Francesca Limiroli, esperta divulgatrice astronomica della Val di Fassa, e Ivan Prandelli, collaboratore storico dell’Osservatorio Serafino Zani. Il loro intento è trasformare l’osservazione del cielo in un’esperienza ancora più profonda e coinvolgente, unendo la passione per l’astronomia alla valorizzazione delle lingue e delle tradizioni locali.

Il cuore del progetto batte al ritmo delle stelle, con le prime due registrazioni dedicate alla maestosità della Via Lattea e alla lotta contro l’inquinamento luminoso. Ma ciò che rende davvero unico “Idiomi Celesti” è il modo in cui queste meraviglie celesti vengono narrate nelle lingue locali. In dialetto lumezzanese, la Via Lattea diventa la “Bià dele htele”, un mare di stelle che si staglia nel buio della notte, mentre in lingua ladina diventa “Via Latea”, una grande isola di stelle che attraversa il cielo da un lato all’altro.

Le registrazioni audio offrono un’opportunità unica per immergersi nella bellezza del nostro cielo notturno. Ma il progetto non si ferma qui: l’Osservatorio Serafino Zani invita altre comunità a promuovere iniziative simili nei loro territori, contribuendo così a diffondere la passione per l’astronomia e a preservare le tradizioni linguistiche e culturali delle regioni alpine. Tutte le novità verranno condivise sulle pubblicazioni e sulle pagine web dedicate dell’Osservatorio Serafino Zani, creando così un ponte tra le stelle e le parole, tra l’universo e le comunità locali, che si uniscono nell’ammirazione di un cielo infinito e pieno di meraviglie.