Elena Muti – Gli edifici scolastici hanno bisogno di integrità per garantire alle famiglie ed agli studenti un’adeguata sicurezza: purtroppo una delle piaghe del Bel Paese è la struttura fatiscente delle scuole. La moderna pedagogia, però, ci ha insegnato a studiare il design degli edifici e la loro struttura: punto fondamentale per la didattica. Costruire una scuola, dunque, non significa solo edificare, ma soprattutto pensare al modello educativo che vogliamo trasmettere alle prossime generazioni.
A Lumezzane prederanno il via i cantieri per la sistemazione della scuola dell’infanzia Madre Teresa di Calcutta e della scuola primaria Maestra Seneci di san Sebastiano. I cantieri stanno per partire a seguito del maxi appalto. Dovrà attendere, invece, la secondaria Gnutti che, pur essendo parte dello stesso complesso, dovrà trovare ulteriori risorse.
Il cantiere è stato assegnato a tre imprese. A partecipare all’Istruttoria la Comunità Montana di Valle Trompia che si è incaricata del progetto. L’investimento complessivo sarà di 9,4milioni di euro di cui 7,4 per i lavori. Gran parte di questi fondi provengono dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che è stato indetto per rilanciare economia, ricerca ed istruzione. Altri 900mila euro sono stati investiti dal Gse e 180mila euro dall’avanzo delle casse comunali.
Sarà costruito un nuovo edificio accessibile da via Vittorio Veneto e da via Partigiani. Una delle attenzioni principali sarà rivolta all’efficienza energetica, date le difficoltà del momento storico che stiamo vivendo. Saranno fatti serramenti di ultima generazione, il cappotto e un impianto fotovoltaico.
Non mancherà anche la cura dei particolari dal punto di vista estetico. Saranno diversificati i corridoi con colori particolari e così ogni aula. Molto importante l’abbattimento delle barriere architettoniche che consentirà a tutti gli studenti di poter frequentare. Un progetto di inclusione al passo con le esigenze odierne dove il piano scolastico mette al centro i bisogni dei singoli alunni.