Sistema sanitario diminuisce i tempi attesa: nel bresciano mancano ancora medici di base

Sistema sanitario diminuisce i tempi attesa: nel bresciano mancano ancora medici di base

Gemma Donati – Nuovissima soluzione che potrebbe diminuire i tempi di attesa per l’accesso alla sanità. Viene chiamata presa in carico totale ed andrà in sperimentazione nei prossimi mesi in alcuni ospedali della regione.

Allo stato attuale delle cose sappiamo che per prenotare esami spesso dobbiamo andare incontro a titanici tempi di attesa che scoraggiano la via della sanità pubblica o, quantomeno, accrescono la rabbia dei cittadini. Proprio per questo sono stati predisposti nuovi investimenti e nuove idee che porteranno alla riduzione dell’attesa.

La prima azione è l’investimento nelle apparecchiature dei medici di base. La nostra regione ha stanziato 5 milioni di euro (dei 40 ricevuti dal decreto attuativo firmato ad inizio mese) per la rete sanitaria della provincia di Brescia. I soldi verranno usati per consentire ai medici di base di effettuare esami diagnostici di primo livello (spirometria, ecografia ed elettrocardiogramma) direttamente nel proprio ambulatorio. Anche le Case della Comunità saranno dotate della stessa apparecchiatura per rimanere al passo con le esigenze dei propri pazienti.

La rivoluzione della presa in carico totaleinvece, è una sperimentazione che per ora è partita in soli due reparti oncologici della nostra provincia: Asst della Val Camonica ad Esine e agli Spedali Civili di Brescia. I pazienti oncologici che hanno subito l’intervento chirurgico devono sottoporsi a controlli periodici per una media di 5 anni successivi all’operazione. Con questo progetto, al momento delle dimissioni il paziente potrà prenotare direttamente le visite e gli esami dagli specialisti, evitando i lunghi tempi di attesa. Un messaggio telefonico ricorderà luogo, data e ora della prenotazione. Questo progetto, se giudicato positivamente, verrà pian piano allargato a tutte le aziende sociosanitarie pubbliche e ad altri reparti.

L’accorpamento di soluzioni di questo tipo (più esami dal medico di base e meno attesa per la prenotazione) servirà a ridurre i tempi di attesa per riuscire ad effettuare le visite. In molti hanno già espresso il proprio gradimento per gli investimenti programmati. Tra questi la Fimmg, uno dei sindacati più rilevanti per i medici di medicina generale. Il segretario Silvestro Scotti ha scritto:

Una battaglia che Fimmg sostiene da anni, trovando anche grande sensibilità politica e impegno da parte del ministro Speranza. Una prima versione del decreto era già stata firmata a gennaio 2020 dal ministro Speranza, che ringrazio – prosegue Scotti – e mostrava l’impegno suo e del Ministero con l’obiettivo di potenziare il territorio già in epoca pre Covid, senza poi trovare un ok in Conferenza Stato-Regioni. A maggio di quest’anno la ripresa dell’iter, interrotto dall’emergenza Covid, si è legata ad alcune modifiche minime e quindi ad una nuova versione del decreto che ora è arrivato al sì definitivo anche alla luce delle necessità derivate dal Pnrr e del rinnovo dell’ACN della medicina generale.

Non si è ancora conclusa, invece, la crisi che riguarda il numero di medici di base nel bresciano. I posti vacanti sono circa 135. Significa che oltre 100mila persone al momento sono assistite da un sostituto che per natura della sua posizione non può garantire continuità e rapporto di estrema fiducia che solitamente caratterizzano l’attività del titolare.