Medico: inquinamento indoor, esiste?

Medico: inquinamento indoor, esiste?

 

INQUINAMENTO INDOOR, BUFALA O REALTA’?

Mi è capitato in questi anni di lavoro in Poliambulanza di parlare e spesso discutere di inquinamento e di tutte le sue conseguenze; con ironia ho sempre portato avanti la tesi che in ospedale l’aria è più sana e la giornata trascorre piacevolmente. Voleva evidentemente essere una battuta, perché purtroppo è ben documentato come l’aria delle nostre corsie sia satura di virus, batteri, agenti chimici, e così via. In questi anni di sviluppo delle tecnologie da una parte e di drammatico peggioramento della qualità dell’aria dall’altra, mi sono fatto però una  personalissima convinzione, peraltro supportata dai dati della letteratura. L’aria indoor, ovvero degli interni di abitazioni e luoghi di lavoro è spesso  un’aria diversa da quella respirata all’esterno, ma non sempre migliore. Noi (ed i pazienti)  in sala operatoria abbiamo la fortuna di respirare un’aria “eccellente”, trattata con filtri, aspiratori, deumidificatori. D’altra parte sono pressochè azzerate le perdite di gas anestetici e le esalazioni nocive di disinfettanti e diluenti oggi non più in commercio. Come spesso ripeto, per motivare il personale di sala operatoria, le giornate trascorrono lunghe e faticose, ma sane, con una buona qualità dell’aria, spesso pure eccessivamente frizzante, da noi definita “aria del Guglielmo”. Magari non è proprio così vero, ma i progressi nel trattamento dell’aria indoor sono stati numerosi e ben evidenti. Ancora molto c’è da fare nelle corsie dove l’aria è sicuramente meno controllata, dove ancora non sempre è condizionata o deumidificata, dove esistono ancora luoghi per fumatori, e dove i germi ed i contatti con chi proviene dall’esterno sono inevitabilmente frequenti. Ma se in ospedale … si sta bene, o quasi, com’è l’aria che respiriamo appena fuori e come dobbiamo comportarci? La qualità dell’aria,   lo confermano i media, è drammaticamente peggiorata, l’assenza di pioggia, l’incremento delle emissioni e la scarsa attenzione ecologica hanno contribuito a rovinare il nostro bene forse più prezioso. Ma quali consigli possono dare gli esperti? Sicuramente utilizzare meglio le risorse disponibili ed evitare gli sprechi, in particolare di energia elettrica e acqua. L’attenzione verso i consumi, può portare a un risparmio dal 30% al 50% di energia elettrica domestica quando si acquistano elettrodomestici, è opportuno scegliere quelli a minor consumo energetico (classi A++ o A+++). Quindi svolgere con regolarità attività fisica e ginnastica, utilizzare i mezzi pubblici e la bicicletta. A questo punto mi vien da dire che la giornata ideale sarebbe: andare a piedi in ospedale, trascorrere una lunga giornata in sala operatoria, così più ore indoor passano più si respira aria buona (o meno cattiva), un po’ di palestra e di corsia tra un intervento e l’altro, dieta ipocalorica, ecc. ecc., è fattibile? Idem per voi cari lettori “pazienti”, buona fortuna.

 

Rubrica a cura di Prandini Valentino, chirurgo,  camuno d’origine, da oltre vent’anni abita a Paderno Franciacorta, attualmente lavora presso la Divisione di Chirurgia generale dell’ospedale Poliambulanza di Brescia in qualità di Responsabile della chirurgia laparoscopica.