Gli eventi sismici che si ripetono con frequenza in Italia, provocano spesso il crollo di edifici, causando la morte ed il ferimento di molte persone e determinano ingenti danni alle attività economiche. Le conseguenze dei terremoti costringono sempre più spesso a valutare la resistenza al sisma degli edifici in cui viviamo e lavoriamo. Indicazioni su come costruire in zona sismica furono pubblicate in Campania già nel 1600, dopo un grave terremoto. Dopo quattro secoli le normative, la tecnica e la tecnologia hanno fatto passi da gigante. Ciò che è migliorato è anche la conoscenza della pericolosità del territorio, la cui mappa è in continuo aggiornamento. Pertanto, zone che non erano considerate pericolose, lo possono diventare: è il caso di svariati comuni della provincia di Brescia che, fino all’anno 2003 non erano considerati sismici mentre, dal 2003 in poi lo sono e, più di recente, alcuni comuni tra cui la stessa Brescia, sono stati riclassificati in una zona di elevata pericolosità. Come potete vedere dall’estratto della mappa di pericolosità sismica dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il rischio sismico in provincia di Brescia va da 4 a 2. La 4 è la zona meno pericolosa, i terremoti sono rari, nella zona 3 possono verificarsi forti terremoti, ma rari, nella zona 2 possono verificarsi forti terremoti. Le soluzioni tecnico-tecnologiche che si possono usare sono svariate e dipendono dal modo con cui l’edificio è stato costruito e dalla sua localizzazione. Pertanto si deve fare uno studio approfondito dell’edificio sia documentale sia attraverso rilievi e saggi. La tecnica applicata è quella di collegare i vari componenti dell’edificio tra loro rinforzando quelli che devono resistere al sisma. L’ obbiettivo che ci si prefigge è quello di avere un miglioramento o un adeguamento alla normativa, quest’ultimo non sempre applicabile agli edifici esistenti. Per le attività produttive un edificio che resiste al terremoto può consentire sia di preservare la vita umana che la produzione, quindi la sopravvivenza dell’azienda. Bonus fiscale 80%. A presto.

Redatto da Capuzzi Ing. Andrea

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